15-04-2011, 17:10
EL ASTURIANO ELOGIA AL PORTUGUÉS
Alonso: 'Cuando habla Mourinho casi siempre tiene razón'
El piloto de Ferrari Fernando Alonso
EFE , | h.
El piloto de Ferrari afirma que el entrenador del Real Madrid suele tener razón en lo que dice aunque a veces sus palabras no gusten.
El piloto español de Fórmula Uno Fernando Alonso asegura que el técnico portugués del Real Madrid, José Mourinho, "casi siempre" tiene razón en las declaraciones que realiza, a pesar de que sus palabras a veces no gusten.
Mourinho "cuando habla casi siempre tiene razón, aunque a veces no guste lo que dice", afirma el asturiano en una entrevista fechada en Shanghái y que publica hoy el diario deportivo italiano "La Gazzetta dello Sport", que le pregunta por la marcha de "su" Real Madrid con el técnico portugués al frente.
En cuanto al Gran Premio de Fórmula Uno del próximo domingo en Shanghái (China), Alonso explica que, al igual que las dos carreras disputadas en Australia y Malasia, será "duro", pero confiesa que confía en que las características del circuito chino ayuden a Ferrari a acortar distancias con sus máximos rivales, los Red Bull y los McLaren.
No obstante, reconoce que el actual líder del mundial, el alemán Sebastian Vettel (Red Bull), ha realizado "dos 'poles' fantásticas" en las dos primeras carreras de la temporada, en las que ha demostrado tener, según el piloto asturiano, "una gran confianza en sí mismo". "Cuando tienes un coche superior y eres perfecto en pista, el resultado viene después", indica Alonso.
Por ello, el bicampeón español insiste en que, en estos momentos, Ferrari no puede luchar por el primer puesto, sino que debe hacerlo por subir al podio: "Querríamos ser ya ganadores, pero, por ahora, sólo podemos apuntar al podio".
A pesar de todo, Alonso no tiene "dudas" de cara al final de la temporada, cuando asegura que Ferrari estará en condiciones de luchar por el título. "Estamos motivados, somos un gran equipo que está trabajando día y noche. También el año pasado alguno tenía dudas y al final, una vez más, Ferrari demostró su propia fuerza. Cada uno tiene derecho a dudar, pero yo no lo haría", sentencia el piloto asturiano.
Fuente: Onda Cero
PD. Resumen de algunas de las declaraciones correspondientes a la entrevista original q transcribo completa aqui por si alguien puede y quiere traducirla:
«NON HO ALCUN DUBBIO
LOTTERÒ PER IL TITOLO»
L’ottimismo di Fernando: «Siamo una grande squadra e siamo molto motivati
In tanti vanno forte sul giro secco, noi trasformiamo la gara in una lunga qualifica»
L’ottimismo è il profumo della vita, diceva il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra in una pubblicità di qualche anno fa. E questo motto sembra essere stato ora ereditato da Fernando Alonso che, malgrado i 30 punti di distacco accumulati in classifica da Vettel in sole due gare, continua a guardare al 2011 con fiducia.
Alonso, la Malesia le ha fatto tirare un sospiro di sollievo?
«No, perché l’avevo... già tirato. Ricordate? Io pensavo al podio già il sabato sera in Australia: nessuno mi credeva eppure con una partenza differente sarei riuscito a stare davanti a Petrov. Idem in Malesia senza il guaio all’ala posteriore mobile».
Da dove nasceva questa convinzione?
«Perché dopo tanti anni ho capito che il venerdì non serve a niente, il sabato conta poco ed è solo alla domenica che si fanno i punti».
Questa Ferrari va piano il sabato e forte la domenica...
«Tanti sono in grado di andare forte sul giro secco, pochi quello che riescono a trasformare, come noi, la gara in una lunga qualifica. Ce lo possiamo permettere perché in inverno ci siamopreparati bene, abbiamo realizzato una macchina robusta a livello di motore, freni, cambi e anche di... piloti. Possiamo tirare dall’inizio alla fine».
Quando la Ferrari potrà lottare ad armi pari con Vettel?
«Vorremmo essere già vincenti, ma per ora possiamo puntare solo al podio».
Che fine settimana si attende?
«Duro come i due precedenti. Speriamo che le caratteristiche della pista ci aiutino a ridurre il distacco».
Rispetto all’inizio dell’anno scorso siete messi meglio o peggio?
«Difficile fare un paragone, sono cambiate gomme e strategie. Certo nel 2010 vincemmo già alla prima gara. Ma l’importante è vedere come finisce a novembre».
Sul podio, in queste prime due corse, ci sono state Red Bull, McLaren e Renault, tre team che hanno osato molto con il progetto 2011 mentre la Ferrari appare più conservativa: c’è forse più paura di sbagliare?
«Non penso. Ripeto, forse sul podio potevamo esserci anche noi. Sino a qualche settimana fa sembrava che la Renault avesse osato troppo, poi sono bastati un paio di risultati a far cambiare le opinioni. Eppoi magari sotto il cofano la Ferrari ha innovazioni che nessun altro ha...».
Il fatto che la Red Bull abbia vinto due gare senza il kers o usandolo parzialmente vi spaventa, pensando a quando potranno sfruttarlo bene come voi?
«No. Perché il kers più che fornire una ulteriore prestazione è utile dal punto di vista strategico: per esempio nei sorpassi».
Vettel ha vinto le ultime 4 gare a cavallo tra 2010 e 2011: cos’ha di più in questo momento?
«Beh di sicuro ha molta fiducia. Ha vinto in Australia e Malesia senza problemi e senza nessuno che lo infastidisse, cosa che gli ha consentito di gestire le gomme al meglio. In più ha realizzato due pole fantastiche. Quando hai una macchina così superiore e sei perfetto in pista, il risultato viene di conseguenza».
Sebastian ha vinto partendo dalla pole: allora non è verocomesi diceva nell’inverno, che la qualifica è meno importante.
«Invece è così. Io ne sono la testimonianza perché in Australia dopo il via ero 10˚, in Malesia 9˚ e ho sfiorato il podio. Impensabile un anno fa».
Si discute molto delle Pirelli che si degradano in fretta e lasciano tanti riccioli di gommasulla pista. Qual è il suo giudizio?
«Che spetta a noi adeguarci a questa nuova F.1. I detriti di gommapotranno essere un problema serio per i sorpassi solo su piste strette come Monaco, Canada e Singapore».
La Pirelli propone di portare ai GP tutte le 4 mescole e di lasciare a voi la scelta di quale usare. Che ne dice?
«Che tanto si opterà sempre per le due mescole migliori».
La sua punizione per l’incidente di Hamilton è sembrata esagerata.
«La Fia quest’anno ha posto l’accento sulla sicurezza in pista e fuori. Lo sappiamo e dobbiamo prenderne atto».
Avete capito il guaio all’ala posteriore?
«Si era guastato un attuatore idraulico. Era la prima volta che capitava».
Tra kers, ala mobile e gomme che durano poco, di che cosa farebbe a meno?
«A me va bene tutto. La gente voleva più soste ai box e le gomme si consumano di più; voleva più sorpassi e con l’ala mobile abbiamo visto in due gare più sorpassi che nella prima metà dell’anno scorso. Ora non puoi nemmeno andare al bagno perché succede sempre qualcosa».
Ha preso precauzioni per l’alimentazione, qui in Cina?
«Sì, mangio riso in bianco bollito con l’acqua minerale e barrette energetiche».
Sul suo casco ha riprodotto quello di Kubica: un bel gesto di amicizia.
«L’ho messo ai primi test dopo l’incidente. E poi quando sono andato a trovarlo la seconda volta ho spiegato perché: «Fin quando non tornerai, farai qualche giro insieme a me». Spero che si rimetta in fretta... così lo toglierò».
Suamoglie quest’anno ha cantato a Sanremo, quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a questa scelta e quanto ha contato la suapresenza in Ferrari?
«E’ stata una sua sfida personale. Per lei un’esperienza incredibile, quando ci parlavamo al telefono in quelle serate era emozionata».
Mai pensato a un duetto con lei magari per beneficenza?
«Mai».
Nemmeno tentato?
«No, ognuno deve fare il proprio mestiere».
Aproposito di canto, il suomanager Luis Garcia Abad ama l’opera lirica e spesso le canta qualcosa prima della corsa per caricarla.
«Errore, non canta per caricarmi ma per... scaricare la sua tensione!».
Qual è l’aria che le piace dipiù?
«Vincerò».
Dopo la bici ora si è dato al golf.
«Sì ma la bici non l’ho mollata, altrimenti sembro... vecchio. Il golfmi piace perché stai in mezzo alla natura per 4 ore e non pensi ad altre cose. Rilassante».
Il suo Real Madrid è approdato dopo 8 anni alle semifinali, sotto la regia di Mourinho: cosa la incuriosisce di più di lui?
«Che quando parla ha quasi sempre ragione, anche se a volte non piace quello che dice...».
Ci indica una buona ragione per la quale i ferraristi dovrebbero credere nel Mondiale?
«Perché siamo motivati, siamo una grande squadra che sta lavorando giorno e notte. Anche l’anno scorso qualcuno aveva dei dubbi e alla fine, una volta in più, la Ferrari ha dimostrato la propria forza. Ognuno ha il diritto di dubbio, ma io non ne avrei.»
Alonso: 'Cuando habla Mourinho casi siempre tiene razón'
El piloto de Ferrari Fernando Alonso
EFE , | h.
El piloto de Ferrari afirma que el entrenador del Real Madrid suele tener razón en lo que dice aunque a veces sus palabras no gusten.
El piloto español de Fórmula Uno Fernando Alonso asegura que el técnico portugués del Real Madrid, José Mourinho, "casi siempre" tiene razón en las declaraciones que realiza, a pesar de que sus palabras a veces no gusten.
Mourinho "cuando habla casi siempre tiene razón, aunque a veces no guste lo que dice", afirma el asturiano en una entrevista fechada en Shanghái y que publica hoy el diario deportivo italiano "La Gazzetta dello Sport", que le pregunta por la marcha de "su" Real Madrid con el técnico portugués al frente.
En cuanto al Gran Premio de Fórmula Uno del próximo domingo en Shanghái (China), Alonso explica que, al igual que las dos carreras disputadas en Australia y Malasia, será "duro", pero confiesa que confía en que las características del circuito chino ayuden a Ferrari a acortar distancias con sus máximos rivales, los Red Bull y los McLaren.
No obstante, reconoce que el actual líder del mundial, el alemán Sebastian Vettel (Red Bull), ha realizado "dos 'poles' fantásticas" en las dos primeras carreras de la temporada, en las que ha demostrado tener, según el piloto asturiano, "una gran confianza en sí mismo". "Cuando tienes un coche superior y eres perfecto en pista, el resultado viene después", indica Alonso.
Por ello, el bicampeón español insiste en que, en estos momentos, Ferrari no puede luchar por el primer puesto, sino que debe hacerlo por subir al podio: "Querríamos ser ya ganadores, pero, por ahora, sólo podemos apuntar al podio".
A pesar de todo, Alonso no tiene "dudas" de cara al final de la temporada, cuando asegura que Ferrari estará en condiciones de luchar por el título. "Estamos motivados, somos un gran equipo que está trabajando día y noche. También el año pasado alguno tenía dudas y al final, una vez más, Ferrari demostró su propia fuerza. Cada uno tiene derecho a dudar, pero yo no lo haría", sentencia el piloto asturiano.
Fuente: Onda Cero
PD. Resumen de algunas de las declaraciones correspondientes a la entrevista original q transcribo completa aqui por si alguien puede y quiere traducirla:
«NON HO ALCUN DUBBIO
LOTTERÒ PER IL TITOLO»
L’ottimismo di Fernando: «Siamo una grande squadra e siamo molto motivati
In tanti vanno forte sul giro secco, noi trasformiamo la gara in una lunga qualifica»
L’ottimismo è il profumo della vita, diceva il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra in una pubblicità di qualche anno fa. E questo motto sembra essere stato ora ereditato da Fernando Alonso che, malgrado i 30 punti di distacco accumulati in classifica da Vettel in sole due gare, continua a guardare al 2011 con fiducia.
Alonso, la Malesia le ha fatto tirare un sospiro di sollievo?
«No, perché l’avevo... già tirato. Ricordate? Io pensavo al podio già il sabato sera in Australia: nessuno mi credeva eppure con una partenza differente sarei riuscito a stare davanti a Petrov. Idem in Malesia senza il guaio all’ala posteriore mobile».
Da dove nasceva questa convinzione?
«Perché dopo tanti anni ho capito che il venerdì non serve a niente, il sabato conta poco ed è solo alla domenica che si fanno i punti».
Questa Ferrari va piano il sabato e forte la domenica...
«Tanti sono in grado di andare forte sul giro secco, pochi quello che riescono a trasformare, come noi, la gara in una lunga qualifica. Ce lo possiamo permettere perché in inverno ci siamopreparati bene, abbiamo realizzato una macchina robusta a livello di motore, freni, cambi e anche di... piloti. Possiamo tirare dall’inizio alla fine».
Quando la Ferrari potrà lottare ad armi pari con Vettel?
«Vorremmo essere già vincenti, ma per ora possiamo puntare solo al podio».
Che fine settimana si attende?
«Duro come i due precedenti. Speriamo che le caratteristiche della pista ci aiutino a ridurre il distacco».
Rispetto all’inizio dell’anno scorso siete messi meglio o peggio?
«Difficile fare un paragone, sono cambiate gomme e strategie. Certo nel 2010 vincemmo già alla prima gara. Ma l’importante è vedere come finisce a novembre».
Sul podio, in queste prime due corse, ci sono state Red Bull, McLaren e Renault, tre team che hanno osato molto con il progetto 2011 mentre la Ferrari appare più conservativa: c’è forse più paura di sbagliare?
«Non penso. Ripeto, forse sul podio potevamo esserci anche noi. Sino a qualche settimana fa sembrava che la Renault avesse osato troppo, poi sono bastati un paio di risultati a far cambiare le opinioni. Eppoi magari sotto il cofano la Ferrari ha innovazioni che nessun altro ha...».
Il fatto che la Red Bull abbia vinto due gare senza il kers o usandolo parzialmente vi spaventa, pensando a quando potranno sfruttarlo bene come voi?
«No. Perché il kers più che fornire una ulteriore prestazione è utile dal punto di vista strategico: per esempio nei sorpassi».
Vettel ha vinto le ultime 4 gare a cavallo tra 2010 e 2011: cos’ha di più in questo momento?
«Beh di sicuro ha molta fiducia. Ha vinto in Australia e Malesia senza problemi e senza nessuno che lo infastidisse, cosa che gli ha consentito di gestire le gomme al meglio. In più ha realizzato due pole fantastiche. Quando hai una macchina così superiore e sei perfetto in pista, il risultato viene di conseguenza».
Sebastian ha vinto partendo dalla pole: allora non è verocomesi diceva nell’inverno, che la qualifica è meno importante.
«Invece è così. Io ne sono la testimonianza perché in Australia dopo il via ero 10˚, in Malesia 9˚ e ho sfiorato il podio. Impensabile un anno fa».
Si discute molto delle Pirelli che si degradano in fretta e lasciano tanti riccioli di gommasulla pista. Qual è il suo giudizio?
«Che spetta a noi adeguarci a questa nuova F.1. I detriti di gommapotranno essere un problema serio per i sorpassi solo su piste strette come Monaco, Canada e Singapore».
La Pirelli propone di portare ai GP tutte le 4 mescole e di lasciare a voi la scelta di quale usare. Che ne dice?
«Che tanto si opterà sempre per le due mescole migliori».
La sua punizione per l’incidente di Hamilton è sembrata esagerata.
«La Fia quest’anno ha posto l’accento sulla sicurezza in pista e fuori. Lo sappiamo e dobbiamo prenderne atto».
Avete capito il guaio all’ala posteriore?
«Si era guastato un attuatore idraulico. Era la prima volta che capitava».
Tra kers, ala mobile e gomme che durano poco, di che cosa farebbe a meno?
«A me va bene tutto. La gente voleva più soste ai box e le gomme si consumano di più; voleva più sorpassi e con l’ala mobile abbiamo visto in due gare più sorpassi che nella prima metà dell’anno scorso. Ora non puoi nemmeno andare al bagno perché succede sempre qualcosa».
Ha preso precauzioni per l’alimentazione, qui in Cina?
«Sì, mangio riso in bianco bollito con l’acqua minerale e barrette energetiche».
Sul suo casco ha riprodotto quello di Kubica: un bel gesto di amicizia.
«L’ho messo ai primi test dopo l’incidente. E poi quando sono andato a trovarlo la seconda volta ho spiegato perché: «Fin quando non tornerai, farai qualche giro insieme a me». Spero che si rimetta in fretta... così lo toglierò».
Suamoglie quest’anno ha cantato a Sanremo, quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a questa scelta e quanto ha contato la suapresenza in Ferrari?
«E’ stata una sua sfida personale. Per lei un’esperienza incredibile, quando ci parlavamo al telefono in quelle serate era emozionata».
Mai pensato a un duetto con lei magari per beneficenza?
«Mai».
Nemmeno tentato?
«No, ognuno deve fare il proprio mestiere».
Aproposito di canto, il suomanager Luis Garcia Abad ama l’opera lirica e spesso le canta qualcosa prima della corsa per caricarla.
«Errore, non canta per caricarmi ma per... scaricare la sua tensione!».
Qual è l’aria che le piace dipiù?
«Vincerò».
Dopo la bici ora si è dato al golf.
«Sì ma la bici non l’ho mollata, altrimenti sembro... vecchio. Il golfmi piace perché stai in mezzo alla natura per 4 ore e non pensi ad altre cose. Rilassante».
Il suo Real Madrid è approdato dopo 8 anni alle semifinali, sotto la regia di Mourinho: cosa la incuriosisce di più di lui?
«Che quando parla ha quasi sempre ragione, anche se a volte non piace quello che dice...».
Ci indica una buona ragione per la quale i ferraristi dovrebbero credere nel Mondiale?
«Perché siamo motivati, siamo una grande squadra che sta lavorando giorno e notte. Anche l’anno scorso qualcuno aveva dei dubbi e alla fine, una volta in più, la Ferrari ha dimostrato la propria forza. Ognuno ha il diritto di dubbio, ma io non ne avrei.»
" creo que he pasado toda mi vida, los nueve últimos años de mi carrera en la Fórmula 1 preparándome para este momento, para estar listo. Al fin ha llegado." Fernando Alonso (30/09/09)